

Personalmente, però, trovo che sia un aggettivo che in italiano rimandi al ragionamento di un folle. Se anche le traduttrici in postfazione riferiscano di scrittrici molto diverse tra loro ma accomunate dall'appartenere all'ampia categoria della speculative fiction dunque “visionarie” si riferisce ad una dimensione che sta tanto nel fantastico quanto nella declinazione ucronico o distopica del fantascientifico. Il bellissimo – e azzeccatissimo!!!- titolo originale: ”Sisters of the Revolution sotto il quale i curatori Ann & Jeff VanderMeer hanno radunato questi racconti è tradotto con un aggettivo fumoso e fuorviante. Splendida antologia di penne al femminile ma devo (Sì! Devo!) cominciare con un appunto che ritengo fondamentale e, ancora una volta, mi riferisco alla traduzione del titolo.


La prima, già direttrice della leggendaria rivista Weird Tales il secondo, autore tra le altre cose della fortunata Trilogia dell’Area X. Butler e Joanna Russ quanto figure inclassificabili come Leonora Carrington, tanto maestre del fantastico come Tanith Lee e Alice Bradley (in arte James Tiptree Jr.) quanto scrittrici ancora poco conosciute in Italia come l’argentina Angelica Gorodischer, la finlandese Leena Krohn e l’indiana Vandana Singh.Ī curare l’antologia, la coppia simbolo della rinascita weird anni 2000: Ann e Jeff VanderMeer. Le Guin e Angela Carter quanto nuove protagoniste della speculative fiction come Nnedi Okorafor, tanto firme storiche come Octavia E. Tra le visionarie che si alternano in questa antologia, troviamo tanto nomi classici come Ursula K.

Il risultato è un caleidoscopio di storie immaginarie che, in maniera imprevista e mai ordinaria, legano letteratura di genere e letteratura sul genere. Sono racconti che spaziano dalla fantascienza al fantasy, dall’horror alla weird fiction, scritti da donne che hanno fatto la storia e il presente della narrativa fantastica, e che incrociano gusto per l’invenzione di mondi altri e riflessione femminista. Le visionarie raccoglie ventinove racconti che tratteggiano i contorni di un mondo di volta in volta futuristico, inquietante, onirico o semplicemente strano.
